Al punto più estremo di questa terra meravigliosa che è il Salento, convergono i tre itinerari dei cammini di Leuca, dei percorsi da fare in bici o a piedi che regalano la riscoperta della fede ma anche del turismo lento e antico, tipico dei pellegrini che raggiungevano S.Maria di Leuca per poi proseguire verso la Terra Santa.
Attualmente sono – appunto – tre i tracciati percorribili: Via Sallentina (che parte da Taranto), via Traiana e via Leucadense (che partono da Brindisi). Tutti e tre convergono prima a S. Maria di Leuca del Belvedere (Leuca Piccola) a Barbarano del Capo, per poi proseguire fino a S.Maria di Leuca, il confine ultimo di questa terra.
Tre percorsi, riscoperti grazie al progetto del “Parco culturale ecclesiale De Finibus Terrae”, fortemente voluto dal Vescovo Angiuli per la sua diocesi “Ugento-S.Maria di Leuca”. Un progetto ambizioso che mira a creare una rete tra 18 comuni e 53 parrocchie per la valorizzazione del patrimonio architettonico e religioso e per la creazione di occasioni di sviluppo imprenditoriale.
Giungendo al “De Finibus Terra, ci si trova immediatamente al lembo più estremo, totalmente affacciati sul Mar Mediterraneo, luogo di incontro fra diverse civiltà differenti. Ad accoglierci troviamo il porto e l’immensa scalinata che porta fino al piazzale della Basilica di S. Maria di Leuca, sede fin dal 2016 del laboratorio interculturale “Carta di Leuca”, una sorta di appello ai governi di sostegno alla pace.
Avviarsi in uno di questi percorsi regala tante emozioni, per la riscoperta del patrimonio artistico locale e per la natura silenziosa che li caratterizza. Un’esperienza forte, incorniciata dagli scorci panoramici che si aprono passo dopo passo: muretti a secco, fichi d’india, la terra rossa, la vegetazione spontanea… un’esperienza che, in qualche modo, cambia la vita.
