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LA VENDEMMIA IN SALENTO

 

Vendemmia in Salento: i segreti e le tradizioni più antiche che si celano dietro al buon vino pugliese

Tra i tanti motivi per cui è buona idea scegliere il Salento e la Puglia come mete privilegiate per le proprie vacanze a settembre , non c’è solo la possibilità di godere di bellissime giornate al mare con spiagge semideserte ed un clima mite e caldo, ma anche la possibilità di gustare alcuni dei prodotti enogastronomici e tipici più buoni di questa zona e che ci sono invidiati in tutto il resto del mondo! Soprattutto a settembre ,in Salento, sono tanti ad esempio gli eventi e le occasioni dedicate agli amanti del vino, che potranno assistere in maniera diretta all’antico rito della vendemmia..rito che in questa terra assume una grande connotazione sociale, divenendo un evento atteso ogni anno con grande entusiasmo, proprio perchè permette di ripercorrere e toccare con mano gli antichi passaggi utilizzati da secoli per la produzione di alcuni dei più adorati vini italiani, oltra a costituire un vero e proprio momento di festa e divertimento.

La vendemmia: alla scoperta di uno dei più antichi rituali salentini

La vendemmia in Salento è un antico rituale che ancora oggi viene rispettato ed onorato nel mese di settembre da tutti coloro i quali amano la propria terra ed amano raccoglierne i suoi frutti, ottenuti dopo un anno intero di lavoro e speranze per ricavarne ottime delizie ed in questo caso…un ottimo vino.

Guanti, forbici,cappello, caffè e dolci per fare una merenda sotto il sole ancora caldo di settembre, non manca nulla nello zaino di chi, la mattina presto, va a tagliare l’uva nelle vigne.

Ancora oggi, si utilizzano le antiche tecniche utilizzate dai contadini del passato per la vendemmia, che è possibile considerare una delle attività più importanti della cultura e del commercio territoriale assieme a quella della raccolta delle olive per la produzione dell’olio extravergine d’oliva.

Così come in passato, il lavoro per la vendemmia inizia presto.Nelle vigne i contadini arrivavano alle 5 del mattino assieme a tutta la famiglia. Solitamente le donne si occupavano del taglio e della raccolta dell’uva, mentre gli uomini ed i figli maschi si occupavano del trasporto delle tine (grandi contenitori in legno dove veniva messa l’uva raccolta). Intorno all’ora di pranzo si ritornava tutti a casa, stanchi ed affamati, ma soddisfatti del lavoro e pronti per un nuovo giorno di fatica e sudore. Chi lavora a contatto con la terra sa benissimo che bisogna avere molta pazienza e che un raccolto non è mai uguale a quello precedente e perciò proprio per questo il periodo della raccolta è sempre ricco di sorprese ed attese.

Dopo la raccolta si procede ancora oggi, con la pigiatura o torchiatura: l’uva viene pigiata per ottenerne il mosto. In passato si utilizzavano i piedi per schiacciare l’uva, in modo che tutti gli acini risultassero completamente schiacciati, oggi ovviamente la tecnica della pigiatura è diventata meccanica, ma c’è chi ancora preferisce seguire i vecchi metodi tradizionali per realizzare la vendemmia, contribuendo a creare un connubio di tradizione e innovazione che ancora oggi affascina tutti colori che si affacciano per la prima volta all’arte della vendemmia.

Salento e vendemmia: un’attività che conserva le radici di una tradizione antica

Una volta fatto fermentare, il mosto veniva cotto e fatto bollire per diverse ore; operazione necessaria per dare profumo e consistenza al futuro vino. La vendemmia, è ancora oggi un’attività forte e molto praticata in Salento, dove è possibile gustare ottimi vini ottenuti grazie a questa pratica che è ancora oggi viva e forte nel presente, proprio perchè retaggio di una tradizione che conserva le sue radici nel passato, nei canti dei braccianti agricoli che colmi di buone speranze si recavano in campagna a compiere le loro interminabili giornate di lavoro, ed oltre al fatto che rappresenta da sempre  un ‘attività di condivisione sociale che ogni anno si rinnova di emozioni e volti diversi, tutti accomunati da un solo elemento: l’amore per la propria terra!

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