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La Chiesa di S. Maria Annunziata a Otranto

 

Cattedrale di Santa Maria Annunziata: luogo d’intreccio tra arte e storia nella splendida chiesa di Otranto

La Puglia ed il Salento non sono solo un luogo, ma un vero e proprio stato d’animo! Ogni amante del Sud e di questa splendida regione porta nel proprio cuore luoghi ed angoli nascosti di una delle regioni più belle d’Italia! Siamo proprio certi che nel cuore di qualcuno c’è impressa l’immagine di Otranto, la città più a oriente d’Italia, nota non solo per il fascino e la bellezza del proprio mare, ma anche per le tracce di storia ed arte millenaria che in questa cittadina si conservano immutabili nonostante il trascorrere del tempo. Passeggiando per le stradine del centro storico di Otranto è possibile imbattersi in uno dei monumenti artistici più belli dell’incantevole borgo: la cattedrale di Santa Maria Annunziata, destinata ad essere la più autorevole chiesa di Otranto e non solo..di tutta la Puglia!

Storia e costruzione della Cattedrale di Otranto

L’elemento che rende la Cattedrale di Otranto una delle più affascinanti chiese del Salento, è la storia millenaria che essa racchiude al suo interno: l’aspetto attuale della cattedrale è frutto di influenze eterogenee derivanti dallo stile arabo, romanico e barocco che rendono questa chiesa di Otranto un vero capolavoro nato dall’incontro di più stili e culture!

Ma quando fu costruita la bellissima Cattedrale? Sorprenderà di certo sapere che le origini di questa splendida struttura sono piuttosto remote: essa sembra risalire ai primi anni dell’anno 1000, più specificamente all’anno 1608. La città fu edificata nel XII sec. sui resti di precedenti insediamenti di epoca messapica,paleocristiana e romana. Consacrata nel 1088 sotto il papato di Urbano II, la cattedrale divenne un punto di riferimento e ritrovo religioso non solo per i fedeli del luogo, ma anche per i cristiani provenienti da tutto il mondo che chiedevano la benevolenza della Santa e dove si recavano diverse volte all’anno come da tradizione.

Significativo è poi nella storia della Cattedrale di Otranto è l’evento riguardante l’assedio dei Turchi, che per oltre 300 giorni misero a ferro e fuoco la città, uccidendo tutti coloro i quali avevano trovato rifugio nella Cattedrale. Solo nel 1841, la città fu liberata grazie all’intervento delle truppe di Alfonso II d’Aragona e la Cattedrale, divenuta per anni una moschea, venne successivamente restaurata.

Tripudio d’arte e colori nella più incantevole chiesa di Otranto

Importantissimo luogo di fede sin dagli albori della civiltà salentina, la Cattedrale di Otranto si presenta oggi con una facciata in pietra leccese, la pietra tipica delle costruzioni più importanti della zona,( si pensi alla celebre Chiesa di Santa Croce a Lecce, realizzata anch’essa con questa preziosa e friabile pietra) e con un rosone al centro, dotato di 16 raggi e caratterizzato da tratti e dettagli tipici dello stile gotico e barocco.

In grado di lasciarci senza fiato già all’esterno, la Cattedrale di Otranto, suddivisa in tre navate separate tra loro da 14 colonne con capitelli corinzi, ionici e romanici, nasconde però all’ interno i suoi tesori più nascosti: un soffitto particolarissimo costituito da cassettoni di legno dorato e dipinti derivanti direttamente dall’epoca dei bizantini. Ma non è tutto! Ciò che rende unica la “chiesa delle chiese” di questo borgo salentino sul mare è il vasto mosaico pavimentale che è possibile ammirare sotto i propri piedi all’interno della Cattedrale! Questo mosaico, commissionato nel 1163 dall’arcivescovo otrantino Gionata e realizzato per opera del monaco Pantaleone, mette in scena, attraverso il sapiente incastro di più di 600 mila tessere colorate e realizzate con un duro materiale del luogo, incantevoli animali mitologici, scene di vita quotidiana o eventi divini descritti all’interno della Bibbia, dando vita ad un capolavoro artistico senza tempo!

Colori, forme e bellezza, sono questi quindi gli ingredienti principali che fanno della Cattedrale di Santa Maria Annunziata un luogo incantevole che merita assolutamente una visita, per credenti e non!

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