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S. Maria di Leuca: il gioiello del Salento

 

Che il Salento sia ricco di località bellissime è ormai noto a tutti. Ma tra queste, quella che spicca di più, per la sua posizione peculiare, è Santa Maria di Leuca, una località che sorge laddove il Mar Ionio si tuffa nel Mar Adriatico.

Il fatto che abbia il mare sia ad est che ad ovest, rappresenta la prima peculiarità: tutto ciò, infatti, ci consente di godere di affascinanti albe e di spettacolari tramonti.

Storia

Il nome Leuca deriva dal greco “leukos”, che tradotto significa “bianco” ma non si conoscono i motivi che legano il bianco a questo paese, l’ultimo del tacco dello stivale. Il prefisso Santa Maria, ovviamente, è stato aggiunto per ragioni puramente di fede: la leggenda narra che San Pietro, di ritorno dalle terre d’Oriente, sia approdato a Leuca e che, al suo arrivo, il tempio dedicato anticamente alla Dea Minerva, sia crollato. Un’altra leggenda invece parla di una burrasca in mare, una sorta di maremoto nel 365, da cui alcuni pescatori si salvarono miracolosamente, confermando la loro devozione alla Madonna; da quel momento venne aggiunto il “Santa Maria”.

La Basilica, la cascata e il faro

Dopo il crollo del tempio pagano dedicato alla Dea Minerva, fu eretta – nei primi tempi del cristianesimo, quella che oggi è conosciuta come la Basilica di S.Maria di Leuca – De Finibus Terrae. Esso venne distrutto ben cinque volte, dai pirati saraceni e dall’editto di Diocleziano e questo è il motivo per cui, la facciata esterna è scevra da decorazioni al punto da somigliare quasi ad un’abitazione privata. Questo fu il trucco ingegnoso di Mons. Giannelli per proteggere la chiesa da ulteriori attacchi. L’interno invece – a unica navata – è ricco di altari, dipinti e statue, tra cui proprio quella della Madonna. Nel 1990 è stata eletta Basilica Minore e tuttora si affaccia su uno splendido piazzale, dove è presente una colonna del 600 sormontata da una statua della Madonna vegliata dall’imponente faro, tuttora funzionante e funzionale.

Al di sotto del piazzale, si trova l’imponente cascata monumentale, che si tuffa direttamente sul mare. Ultimata durante il governo Mussolini, essa rappresenta il tratto finale di un’opera altrettanto imponente quale l’Acquedotto Pugliese. È costeggiata, da entrambi i lati, da una scalinata di trecento gradini e viene attivata diverse volte durante l’anno, in occasione delle domeniche estive o di eventi culturali, in un gioco di acqua e luci.

La Costa, le grotte e il Ponte Ciolo

La costa che caratterizza S. Maria di Leuca è prevalentemente alta e frastagliata ma si alterna a deliziose calette e lidi sabbiosi dove accedere al mare in tutta tranquillità. Dove la costa è alta, il minuzioso, lento e costante lavoro del vento e del mare hanno dato vita a diverse grotte carsiche, alcune accessibili via mare, altre attraverso dei sentierini tra gli scogli. In queste grotte sono stati trovati diversi resti umani e non, testimonianza del passaggio dell’uomo del Neolitico. Solo per citarne alcune, assolutamente da visitare – magari con un’escursione organizzata – sono la Grotta del Diavolo, la Grotta Porcinara, quella delle Tre Porte, quella dei Giganti, dei Presepi e quella delle Prazziche.

Quest’ultima si trova, a differenza delle altre, sul versante Adriatico della scogliera di Leuca, in località Ciolo. Si tratta di una località spettacolare per il caratteristico panorama – ricorda una sorta di fiordo norvegese – e per il ponte di 40 metri che sovrasta la caletta. Qui i bagnanti si accampano come se fosse una vera e propria spiaggia, accessibile dalla scalinata che la fiancheggia ed è una meta molto amata dagli sportivi che amano fare immersioni, pesca subacquea, trekking e scalate.

Il paese, le ville antiche e i bagni privati

Il piccolo centro abitato di Santa Maria di Leuca è costituito da tante case bianche, in contrasto con il blu del mare e il celeste del cielo. Tra tutto questo bianco, spiccano le rinomate ville ottocentesche, colorate e tutte uniche e diverse. Nl XIX secolo se ne contavano circa 43 – la maggior parte in disuso o profondamente modificate ma oggi quelle che saltano maggiormente all’occhio sono l’azzurra e orientaleggiante villa Episcopo, le righe rosse e gialle di Villa La meridiana e villa Maruccia e il rosso di Villa Mellacqua.

Una delle caratteristiche di queste ville era di avere il proprio bagno privato (o anche dette “bagnarole”, delle strutture di legno o di pietra che servivano per la privacy delle nobil donne mentre facevano il bagno al mare. Ad oggi è possibile vederne ancora un paio sulla costa immediatamente sotto il paese, ovviamente in disuso, ma riconducibili al proprietario in quanto costruite con lo stesso stile e gli stessi colori della villa del proprietario.

Il lungomare, il porto e la movida

Immediatamente sotto al centro abitato, vi è il lungomare, una passeggiata che abbraccia il porto e la scogliera bassa immediatamente vicina.

Il porto è di tipo turistico con numerosi posti barca e attrezzato con tantissimi servizi, dalla benzina alle officine meccanica, la fornitura di ghiaccio per i pescatori e le prese di acqua e corrente elettrica. Su tutto il lungomare, sono presenti ristoranti, bar, pub, disco-pub, fast food, locali per aperitivi, bancarelle, negozi di abbigliamento e scarpe, negozi di prodotti tipici e anche di souvenir.

In conclusione, S. Maria di Leuca offre ai turisti un’esperienza a tutto tondo. Se siete in vacanza in Salento, non perdete l’occasione di passarci almeno una giornata.

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