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Tradizioni culinarie: la Scapece Gallipolina

Come già dimostrato nell’articolo “6 Piatti tipici da non perdere durante le vacanze in Salento”, la cucina salentina vanta tra i piatti della tradizione salentina, quelli a base di pesce: lu purpu alla pignata, per esempio, è tra i più conosciuti qui in Salento. Ma, insieme ad esso, nella lunga lista di piatti tipici, troviamo anche la Scapece, un piatto che nasce in tempi antichi, nella città di Gallipoli.

Durante i secoli passato, Gallipoli è stata mira di invasioni di altri popoli che costringevano gli abitanti a permanere all’interno delle mura fortificate. Da qui, la necessità di elaborare delle strategie di conservazione dei cibi vista l’impossibilità di procurarsene di freschi.

Realizzazione

La Scapece altro non è che del pesce fritto e conservato con una marinatura fatta di mollica di pane e aceto, con l’aggiunta dello zafferano che conferisce un bellissimo colore giallo intenso. Il pesce che viene utilizzato è di piccole dimensioni, solitamente boghe e zerri (in dialetto ope e pupiddhi) e viene fritto senza subire alcuna pulitura: la marinatura, infatti, ammorbidisce la lisca che diventa commestibile. La conservazione viene fatta in dei contenitori chiamati calette, delle speciali tinozze molto caratteristiche.

Ricetta

Ingredienti

  • 800 grammi di pesce di piccole dimensioni
  • 1 litro di aceto bianco
  • 1 litro di olio per la frittura
  • 3 bustine di zafferano
  • 1 chilo di pane
  • Farina e sale q.b.

Preparazione

Infarinate il pesce, senza spinarlo, e friggetelo fino a che non avrà ottenuto un colore dorato. Ponetelo su della carta assorbente e salatelo. In una terrina sciogliete lo zafferano nell’aceto e mescolate abbondantemente.

Recuperate la mollica del pane e versate  l’aceto fino a coprirla completamente, lasciandola riposare per alcuni minuti.

In un contenitore molto alto, disponete un primo strato di mollica imbevuta d’aceto e adagiate uno strato di pesce. Alternare i due strati fino al completamento. Fate marinare il tutto per almeno 24 ore e buon appetito!

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