Seguici su:

LE VORE DI BARBARANO: misteriose grotte verticali

Numerose leggende interessano la zona di Barbarano del Capo, nota per il complesso di Leuca Piccola, in merito alle due voragini che si sono aperte in tempi antichi e che ancora oggi affascinano visitatori e abitanti del luogo.

Conosciute come “vore” – termine dialettale che tradotto significa voragini – sono due cavità che si aprono sul terreno tufaceo e che distano una dall’altra circa 300 metri lineari.

Abbiamo, più vicina all’abitato, la “Vora Grande”, una cavità profonda 35 metri, ricadente su suolo pubblico, facilmente raggiungibile costeggiando il complesso di Leuca Piccola.  Ha un’apertura ellittica lunga 24 metri e larga 16 metri ed è recintata per ovvi motivi di sicurezza.

Piu avanti, al confine con Ruggiano, sempre costeggiando la stessa strada, troviamo la “Vora Piccola” che ricade in un terreno privato. Essa è profonda 25 metri e anch’essa ha un’apertura ellittica di 22 x 16 metri. Le pareti scendono a picco ma si può scendere per circa 10 metri grazie ad un corridoio che scorre lungo le pareti.

Entrambe sono caratterizzate da un ecosistema unico, esternamente caratterizzato da macchia mediterranea e fiori ed internamente invece da muschi e spore.

In paese sono conosciute diverse leggende. Da quella che vede l’apertura delle voragini in difesa dei Turchi a quella che attribuisce l’obiettivo di salvare le popolazioni durante un’alluvione. Non è difficile vedere i paesani, passando da lì, fare il segno della croce in segno di fedeltà a Dio che – in entrambi i casi – ha salvato i fedeli.

ULTIME NOTIZIE DAL
BLOG
Hotel La Collinetta
Contattaci su WhatsApp